Il 19 Luglio 2017 la Commissione europea ha presentato una lettera di diffida alla Bulgaria per la mancata istituzione di un Punto di Contatto Unico per assicurare lo scambio obbligatorio di informazioni.
“Non rispettando questa normativa, prevista dalla legislazione comunitaria sulla sicurezza dei documenti, il Paese impedisce agli altri Stati dell’Unione europea di accedere e verificare in modo sicuro le impronte digitali conservate sui chip nei passaporti bulgari”, ha reso noto l’Esecutivo europeo.
L’attivazione dei Punti di Contatto Unici nello Stato era prevista entro il 20 Maggio 2012. In virtù di tutto ciò, qualora la Bulgaria non dovesse adempiere entro i prossimi due mesi, l’Esecutivo comunitario potrebbe decidere di procedere con la fase successiva della Procedura d’Infrazione e inviare un Parere Motivato con cui opererà una diffida formale.
Tratto da:
Ansa Europa.