Brasile 2014:"Campagna UE contro lo sfruttamento sessuale di minori".

Il Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso ha lanciato oggi una campagna di sensibilizzazione contro lo sfruttamentosessuale dei minori in vista dei mondiali di calcio 2014 in Brasile.

Brasile 2014:"Campagna UE contro lo sfruttamento sessuale di minori".

Sostenuta da stelle del football brasiliano del calibro di Kakà e Juninho Pernambucano, la campagna Não Desvie o Olhar (in inglese Don't look away) intende ricordare ai brasiliani e a chi si recherà in Brasile per i mondiali 2014 che lo sfruttamento sessuale è un reato.

Oltre a dibattiti sul tema e seminari rivolti a dirigenti pubblici nelle città in cui si disputano i mondiali, è previsto un potenziamento del sostegno alla lotta contro lo sfruttamento sessuale e verrà colta l'occasione per far conoscere alle vittime i propri diritti e promuovere il servizio Call 100, un numero verde che permette di segnalare i casi di sfruttamento sessuale.

Il Commissario per lo Sviluppo Andris Piebalgs ha aggiunto: "Il Brasile è riuscito in un decennio a far uscire dalla povertà qualcosa come 40 milioni di persone: un percorso di sviluppo che ha dell'incredibile. Oggi però alcuni settori della società non hanno ancora accesso a diritti umani per noi scontati. Per questo l'Unione europea ha lanciato una serie di importanti progetti nelle 12 città dei mondiali a sostegno dei diritti dei minori nelle favelas di Rio, dell'emancipazione delle comunità indigene di Cuiaba e dei lavoratori di São Paulo più indigenti".

Não Desvie o Olhar è una campagna internazionale organizzata dalla delegazione UE in Brasile e che coinvolge oltre 15 paesi nel quadro della rete ECPAT contro la prostituzione, la pornografia e la tratta di minori. I sindaci della 12 città dei mondiali hanno sottoscritto l'iniziativa per tutelare meglio bambini e adolescenti in vista dei mondiali di calcio 2014 e di altri grandi eventi, come le Olimpiadi del 2016, che si terranno anche in Brasile.

Contesto

I diritti umani sono tra i principali ambiti d'intervento dell'Unione europea in Brasile, dove l'UE conduce una serie di importanti progetti nelle 12 città dei mondiali.

Tra questi:

-Un progetto contro la violenza femminile nello Stato di Paraíba (a sud di Natal) che promuove la partecipazione delle donne al processo decisionale e informa su temi quali parità di genere, violenza, razzismo e partecipazione politica. Vi partecipano agricoltrici e gruppi di indigene della zona di raccolta dei rifiuti riciclati;

-Un nuovo programma a tutela dei diritti di bambini e adolescenti di Salvador che affronta problemi di violenza domestica, abuso sessuale, maltrattamento, furto e traffico di stupefacenti nella zona. L'obiettivo è erogare servizi di assistenza diurna e accoglienza residenziale a 1 120 bambini e adolescenti e sensibilizzare oltre 15 000 cittadini sulle conseguenze drammatiche dello sfruttamento e delle violenze sessuali sulle giovani vittime;

-Un progetto di patrocinio legale gratuito inteso a difendere i diritti territoriali delle popolazioni indigene di Xingun, a Cuiaba e in altre aree dello stato del Mato Grosso, e delle comunità Quilombos nella valle di Ribeira a São Paulo. A fronte del disconoscimento dell'identità e dei diritti territoriali della comunità Quilombos, il progetto monitorizza le procedure giudiziarie che minacciano le popolazioni indigene nel godimento dei loro diritti territoriali, informandole sugli sviluppi (per es. le controversie sui confini già riconosciuti).

Tra il 2007 e il 2013 la Commissione europea ha erogato al Brasile fondi per 61 milioni di euro nel quadro delle relazioni bilaterali (per es. commercio, diritti umani, sviluppo economico e sociale e ambiente).

L'importo stanziato per le relazioni UE-Brasile per il periodo 2014-2020 ammonta a 7,5 milioni di euro (istruzione superiore nel quadro di Erasmus Mundus e un progetto di dialoghi settoriali che abbraccia diritti umani, ambiente, scienza e tecnologia).

Il nuovo strumento di partenariato, i cui progetti sono in fase di elaborazione, metterà inoltre a disposizione della cooperazione con il paese nuovi fondi destinati a cambiamenti climatici, energie rinnovabili, diplomazia pubblica e promozione di scambi e investimenti.

Fonte:Commissione europea - Rappresentanza in Italia.

 

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