“Benvenuto, caro Presidente.
Lei è il Presidente di un membro fondatore della nostra Unione e il Presidente della Repubblica italiana più a lungo in carica. Oggi, però, la accogliamo qui non solo come statista, ma anche come vero Europeo.
Per tutta la vita ha sempre lavorato per porre l'Italia al centro dell'Europa. Nel suo primo discorso da Presidente, dieci anni fa, ha definito la nostra Unione un porto sicuro e una frontiera di speranza. Ha affermato che i paesi europei hanno bisogno della nostra Unione per proteggere e proiettare la loro sovranità nel mondo. E da allora ha sempre invitato l'Europa a essere ambiziosa e a puntare più in alto. Ha chiesto un'azione incisiva in materia di competitività, in linea con le relazioni Draghi e Letta. Esattamente il tema di cui abbiamo discusso oggi nella riunione del collegio. Ci ha ricordato la nostra responsabilità di proteggere la natura e di lasciare il mondo un posto migliore per i nostri figli e nipoti. Ha inoltre sostenuto con fermezza l'Ucraina. Due settimane fa ha detto "Nessun dorma". Abbiamo ascoltato il suo appello. E oggi discuteremo di come possiamo rispondere.
Una nota personale: vorrei ricordare uno dei nostri incontri, nella sua città natale, Palermo. Sono rimasta colpita dal calore con cui veniva accolto da tutti, in particolare dai giovani. I giovani italiani guardano a Lei perché è sempre stato una voce di saggezza e un punto di riferimento. Voglio che sappia che ciò vale per tutti gli europei. Siamo onorati e lieti di averla qui oggi. La ringrazio molto per il suo intervento, signor Presidente.”
Fonte:
Commissione europea - Rappresentanza in Italia.
Foto:
EC
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