Mascherine:"Facciamo chiarezza".

Chiarimenti della Commissione europea sulle modalità per accelerare i tempi delle procedure di certificazione dei dispositivi di protezione.

Questa crisi tanto inattesa quanto devastatrice, ha richiesto una mobilitazione decisa, rapida e concreta. Questa crisi riguarda ognuno di noi. Colpisce la salute dei nostri cari, mette in pericolo la sopravvivenza delle nostre Aziende e sconvolge le vite di centinaia di milioni di persone.

L’Esecutivo comunitario è parte di questa mobilitazione generale e continueremo ad usare tutti i mezzi a nostra disposizione per mitigare le conseguenze della pandemia sulla salute dei nostri cittadini, sui nostri sistemi sanitari e sull’economia.

La priorità assoluta non può che essere quella di salvare il maggior numero di vite possibile. È per questo motivo che il Commissario Ue all’Industria, Thierry Breton, sta lavorando ormai da settimane a stretto contatto con le autorità italiane e degli altri Paesi e con l’industria per assicurare scorte sufficienti di materiale protettivo e attrezzatura medica, in particolare per i medici e gli infermieri in prima linea in tutta Europa.

Per questo, fin dai primi giorni di questa crisi, non appena è stato chiaro che la produzione esistente in Europa di maschere, guanti, disinfettanti e ventilatori non sarebbe stata sufficiente a far fronte all’emergenza, la Commissione europea ha attivato canali con Paesi terzi, coordinato la creazione e la gestione di uno stock europeo di materiale protettivo e medico e lanciato numerose procedure di acquisto di materiale a livello europeo.

Inoltre, la Commissione Ue ha lanciato un appello a tutta l’industria europea per creare una filiera in Europa che fosse in grado di rispondere alle richieste dei nostri sistemi sanitari sempre più sotto pressione. Il coordinamento tra autorità pubbliche e la risposta dell’industria a questo appello sono stati eccezionali.

Siamo profondamente colpiti e preoccupati dalle notizie riguardo la commercializzazione e distribuzione in Italia di mascherine che non possiedono i requisiti atti a proteggere il personale sanitario nello svolgimento del suo lavoro. Proprio per assicurare pieno supporto alle autorità in prima linea nella lotta al coronavirus, la Commissione europea già da settimane ha affrontato la questione della sicurezza delle mascherine.

I dispositivi di protezione individuale sono solitamente soggetti a procedure di certificazione complesse, in quanto è essenziale assicurarsi che svolgano appieno la loro funzione protettiva.

Nb:Per visionare il testo integrale consultare il link sottostante.

Link:

https://ec.europa.eu/italy/news/20200409_mascherine_facciamo_chiarezza_it

Fonte:

Commissione europea – Rappresentanza in Italia.

 

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