Decisione (UE) 2020/509 del Consiglio del 3 Aprile 2020 sull’esistenza di un disavanzo eccessivo in Romania.

Il Consiglio dell’Unione europea,

visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 126, paragrafo 6,

vista la proposta della Commissione europea,

viste le osservazioni della Romania,

considerando quanto segue:

(1)A norma dell’articolo 126 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), gli Stati membri devono evitare disavanzi pubblici eccessivi.

(2)Il patto di stabilità e crescita si fonda sull’obiettivo di utilizzare finanze pubbliche sane come mezzo per rafforzare le condizioni per la stabilità dei prezzi e per una crescita forte e sostenibile che favorisca la creazione di posti di lavoro.

(3)La procedura per i disavanzi eccessivi di cui all’articolo 126 TFUE, precisata nel regolamento (CE) n. 1467/97 del Consiglio (1) (che costituisce parte integrante del patto di stabilità e crescita), prevede l’adozione di una decisione che constati l’esistenza di un disavanzo eccessivo. Il protocollo n. 12 sulla procedura per i disavanzi eccessivi allegato al trattato sull’Unione europea e al TFUE contiene ulteriori disposizioni relative all’attuazione della procedura per i disavanzi eccessivi. Il regolamento (CE) n. 479/2009 del Consiglio (2) stabilisce regole e definizioni precise per l’applicazione di tali disposizioni.

(4)A norma dell’articolo 126, paragrafo 5, TFUE, la Commissione, se ritiene che in uno Stato membro esista o possa determinarsi in futuro un disavanzo eccessivo, trasmette un parere allo Stato membro interessato e ne informa il Consiglio. Sulla base della sua relazione adottata a norma dell’articolo 126, paragrafo 3, TFUE e visto il parere del comitato economico e finanziario a norma dell’articolo 126, paragrafo 4, TFUE, la Commissione ha concluso che in Romania esiste un disavanzo eccessivo. Il 4 marzo 2020 la Commissione ha pertanto trasmesso alla Romania un parere in tal senso e ne ha informato il Consiglio (3).

(5)A norma dell’articolo 126, paragrafo 6, TFUE, il Consiglio deve considerare le osservazioni che lo Stato membro interessato ritenga di formulare prima di decidere, dopo una valutazione globale, se esiste un disavanzo eccessivo. Nel caso della Romania, la valutazione globale porta alle conclusioni esposte di seguito.

(6)Secondo i dati notificati dalle autorità rumene il 30 settembre 2019 che sono stati successivamente convalidati da Eurostat, nel 2018 il disavanzo pubblico in Romania ha raggiunto il 3 % del prodotto interno lordo (PIL), mentre il debito pubblico è ammontato al 35 % del PIL. Tenuto conto delle cifre riviste del PIL comunicate dall’ufficio nazionale di statistica rumeno dopo la pubblicazione del comunicato stampa di Eurostat, i predetti rapporti per il 2018 hanno subito una lieve variazione: il disavanzo si è attestato al 2,9 % del PIL e il debito al 34,7 % del PIL. Per il 2019 la notifica ha indicato un disavanzo pubblico programmato del 2,8 % del PIL.

(7)Il 10 dicembre 2019 il governo ha adottato la strategia di bilancio per il periodo 2020-2022 («strategia di bilancio»), che prevede un obiettivo di disavanzo pubblico del 3,8 % del PIL nel 2019. Si tratta di un livello superiore e non prossimo al valore di riferimento del 3 % del PIL stabilito dal TFUE. Inoltre il superamento del valore di riferimento del TFUE nel 2019 non è eccezionale, in quanto non deriva da un evento inconsueto o da una grave recessione economica ai sensi del TFUE e del patto di stabilità e crescita. Le previsioni di inverno 2020 della Commissione prevedono una crescita del PIL reale del 3,9 % nel 2019 e del 3,8 % nel 2020 e un divario tra prodotto effettivo e potenziale attorno allo zero. Le voci una tantum, che nel 2019 hanno rappresentato lo 0,1 % del PIL, sono dovute al rimborso dell’imposta di bollo ambientale sulle autovetture. Il superamento programmato del valore di riferimento del 3 % del PIL non è temporaneo né a norma del TFUE né a norma del patto di stabilità e crescita. Le previsioni di inverno 2020 della Commissione, integrate con le variabili di bilancio, prevedono un disavanzo pubblico del 4 % del PIL nel 2019, del 4,9 % nel 2020 e del 6,9 % nel 2021. Il previsto aumento del disavanzo è dovuto principalmente a consistenti aumenti delle pensioni. Nella strategia di bilancio il governo prevede inoltre che il disavanzo pubblico rimarrà al di sopra del valore di riferimento stabilito dal TFUE nel 2020 e nel 2021, con un disavanzo previsto del 3,6 % del PIL nel 2020 e del 3,4 % nel 2021. Pertanto, il criterio del disavanzo stabilito dal TFUE non è, prima facie, soddisfatto.

(8)Nel 2018 il debito pubblico della Romania è stato del 34,7 % del PIL. Sia la strategia di bilancio che le previsioni di inverno 2020 della Commissione, integrate con le variabili di bilancio, prevedono fino al 2021 un aumento del debito pubblico, debito pubblico che rimarrà comunque al di sotto del valore di riferimento del TFUE. La strategia di bilancio prevede che il debito pubblico aumenterà fino al 37,8 % del PIL nel 2021. Per lo stesso anno la Commissione prevede un aumento più netto, al 41,9 % del PIL. Pertanto, il criterio del debito stabilito dal TFUE è soddisfatto.

(9)A norma dell’articolo 126, paragrafo 3, TFUE nella relazione la Commissione ha analizzato anche tutti i fattori significativi a norma dello stesso articolo. A norma dell’articolo 2, paragrafo 4, del regolamento (CE) n. 1467/97, quando il rapporto debito pubblico/PIL non supera il valore di riferimento, nel percorso che porta alla decisione sull’esistenza di un disavanzo eccessivo si tiene conto dei fattori significativi. Nella valutazione del rispetto da parte della Romania del criterio del disavanzo si è tenuto conto dei fattori significativi, tra cui la mancanza di seguito effettivo dal 2017 alle raccomandazioni del Consiglio nell’ambito della procedura per deviazione significativa, i progressi limitati compiuti dalla Romania per quanto riguarda le riforme strutturali e gli elevati rischi per la sostenibilità del bilancio cui la Romania deve far fronte a medio e lungo termine. Tali fattori non modificano tuttavia la conclusione che il criterio del disavanzo stabilito dal TFUE non è rispettato,

Ha adottato la presente Decisione:

Articolo 1

Da una valutazione globale risulta che in Romania esiste un disavanzo eccessivo dovuto al mancato rispetto del criterio del disavanzo.

Articolo 2

La Romania è destinataria della presente decisione.

Fatto a Bruxelles, il 3 Aprile 2020

Per il Consiglio

Il Presidente

GRLIĆ RADMAN

Tratto da:

Link:

https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=uriserv:OJ.L_.2020.110.01.0058.01.ITA&toc=OJ:L:2020:110:TOC

 

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