La Banca Centrale europea ha deciso di tagliare i tassi dallo 0,15% allo 0,05%...medesima situazione anche per il tasso sui depositi che passa da -0,1% a -0,2 e per quello marginale che si piazza allo 0,3%.Ok le borse e lo spread in picchiata,dopo la decisione dell'Eurotower.La Bce ha inoltre deciso di comprare gli Abs,titoli che impacchettano prestiti a famiglie e imprese,come annuniciato dal suo Presidente Mario Draghi. Gli acquisti partiranno da Ottobre.Tali misure sono state prese al fine di fermare il processo di indebolimento della crescita dell'Eurozona e per sostenere le aspettative d'inflazione.
”L'Eurotower ha deciso di varare le nuove misure tagliando ancora i tassi e lanciando l'acquisto dei titoli Abs,perché abbiamo visto movimenti al ribasso di tutti gli indicatori delle aspettative inflazionistiche su tutte le scadenze”,ha dichiarato Draghi,spiegando che la decisione di comprare gli "Abs" non è stata presa unanimemente:”Il “Quantitative easing”,ovvero l'acquisto massiccio di titoli finanziari inclusi i bond governativi,è stato discusso al board di ieri dove alcuni governatori avrebbero voluto fare di più,altri meno.
”Occorre che i governi a facciano la loro parte per la crescita…le riforme strutturali a questo punto devono chiaramente prendere slancio…non c'è nessuno stimolo monetario,o di bilancio, che possa rilanciare la crescita senza forti e decise riforme strutturali…bisogna tagliare le tasse molto discorsive,riducendo la spesa più improduttiva…il Consiglio della Bce è stato unanime nell'uso di misure aggiuntive non convenzionali,se necessario anche entro il mio mandato…è fondamentale non arretrare dal risanamento dei conti fatto…la flessibilità che già esiste nel Patto di stabilità permetterà ai Paesi di sostenere i costi delle riforme strutturali e sostenere la domanda”,ha continuato il Presidente. La Banca Centrale europea ha infine limato al ribasso le stime di crescita dell'Eurozona per il 2014 e il 2015,rispettivamente da +1% a +0,9% e da +1,7% a +1,6%. Ha rivisto invece al rialzo quella per il 2016:”Da +1,8% a 1,9%”.
”Continueremo a monitorare i rischi per le prospettive inflazionistiche,che includono la crescita debole,il tasso di cambio dell'Euro e la situazione geopolitica…per ciò che concerne l’inflazione abbiamo rivisto al ribasso le stime dell'area Euro nel 2014,da adesso in poi è prevista una crescita dello 0,6%...restano invariate quelle per il 2015 +1,1% e 2016 1,4%...sono certo che l'inflazione resterà bassa per i prossimi mesi”,ha concluso Draghi.
