Salva-investimenti…è questa la soluzione per la crescita a cui sta lavorando Bruxelles per aiutare gli Stati a realizzare quelle infrastrutture chiave, in settori strategici come tlc, energia e trasporti.

Salva-investimenti…è questa la soluzione per la crescita a cui sta lavorando Bruxelles per aiutare gli Stati a realizzare quelle infrastrutture chiave, in settori strategici come tlc, energia e trasporti che gli Stati da soli non riescono a fare con le loro magre risorse e i bilanci da risanare.La capacità del fondo speciale,secondo le cifre calcolate dal Ministro polacco dell'Economia,durante un suo intervento ad un “Think tank” di Bruxelles,dovrebbe arrivare alla cifra record di 700 miliardi di Euro,ovvero più della metà di tutto il bilancio europeo che per il settennato 2014-2020,conta su poco più di 1000 miliardi.

Il piano straordinario,che secondo indiscrezioni circolate sulla stampa dovrebbe essere presentato dal Ministro Pier Carlo Padoan,Presidente di turno dell'Unione europea,all'Ecofin di Milano del 12-13 Settembre,nasce da una riflessione di fondo:”L'Europa ha bisogno di crescere,le infrastrutture che aiutino la crescita ma hanno costi che al momento molti Stati non possono permettersi e quindi bisogna trovare altri sistemi per finanziarle…il primo pensiero va alla Banca europea degli Investimenti,già ricapitalizzata lo scorso anno proprio per sostenere progetti in quei Paesi che faticano a realizzarli…ma ora non basta più aiutare caso per caso,passando attraverso le banche come fa la Bei,anche perché si rischia di privilegiare le Regioni dove la burocrazia funziona meglio e quindi è più facile assorbire i finanziamenti,rispetto a quelle che ne hanno davvero bisogno…quello che serve,in questo momento,è invece uno strumento a cui i Paesi possano attingere con agilità dopo aver individuato un progetto strategico,utile per tutti,come ad esempio la Tav”.Secondo il Ministro polacco dell'Economia Mateuesz Szczurek,che ha illustrato il piano ad un evento del Bruegel institute,la Bei dovrebbe quindi creare un nuovo fondo ad hoc per gli investimenti,grazie ad una iniezione iniziale di capitale da parte degli Stati,come avvenne per l'Esm.

In quel caso, con 80 miliardi di liquidità iniziale,sul mercato il fondo ne raccolse circa 500.”All’Europa necessità capitale realmente utilizzato,non solo di fondi extra”,ha continuato il Ministro,spiegando che quello iniziale raccoglierà fondi sul mercato che saranno immediatamente usati in progetti specifici nei settori individuati,ovvero economia digitale, trasporti ed energia.Anche il Presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker aveva parlato di un piano di investimenti,da 300 miliardi,da mettere in campo non appena fosse stata operativa la nuova Commissione.

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