“Con l’Accordo sullo stop ai minerali importati da zone di conflitto il nostro gruppo, dei Socialisti e Democratici al Parlamento europeo, incassa una vittoria politica molto significativa perché è il primo passo di una relazione più sana e costruttiva tra Ue ed Africa…bisogna affrontare alla radice le cause del fenomeno migratorio e questa normativa sui minerali di conflitto può essere un contributo, oltre che un atto di giustizia per i diritti umani di donne e bambini sfruttati…
…noi Eurodeputati progressisti abbiamo chiesto e ottenuto la tracciabilità obbligatoria dei minerali che provengono da zone di conflitto e che spesso sono ottenuti al prezzo di violenze e sfruttamenti inumani anche su minori, superando le resistenze dei gruppi conservatori e di alcuni Stati membri…si tratta di materiali che vengono utilizzati in oggetti di uso quotidiano come i nostri cellulari…da oggi nessuna Azienda e consumatore potrà continuare a far finta di non vedere”, ha dichiarato il Capo Delegazione degli Eurodeputati Pd, Patrizia Toia.
Tratto da:
Ansa Europa