Dal Salone dell'auto di Parigi i costruttori europei dell'auto hanno lanciato a Bruxelles l'allarme sul pericolo di un possibile abbassamento dei target di emissioni dagli attuali 95 grammi di CO2 entro il 2020.”Ci auguriamo che venga creata una normativa sull'ambiente più equilibrata in Europa,che permetta alle imprese di continuare ad innovare con costi minori”,ha dichiarato nella riunione dell'Acea (l'Associazione dei Costruttori europei dell'Auto) che si è tenuta a Parigi il Presidente di turno,nonchè patron dell'Alleanza Renault-Nissan Carlos Ghon.
L'amministratore delegato di Fiat Chrysler Sergio Marchionne,che ha partecipato all'incontro ha precisato che se si abbassasse la soglia cambierebbe la natura industriale,i prezzi salirebbero e sarebbero vendute meno auto.”Con la nuova soglia fissata,per il 2020,si parla di 1.800-2.000 Euro in più a vettura”,ha continuato Marchionne.”Occorre consentire alle imprese di mantenere e rafforzare la leadership tecnologica e il ruolo di traino a livello di normativa che la nostra industria ha svolto tradizionalmente in Europa'',ha evidenziato Ghosn,ricordando che l'industria europea dell'auto dà lavoro a 12,7 milioni di persone,investe in ricerca e sviluppo 32,3 miliardi di Euro all'anno,ed ha un fatturato di 843,4 miliardi,pari al 6,6% del Pil europeo.
”Imporre regole ancora più stringenti,prima che si crei un mercato per le auto elettriche e ibride plug-in potrebbe essere fatale per l'industria dell'auto europea e per la sua competitività nello scenario mondiale…il gruppo Volkswagen investe da solo oltre 10 miliardi di Euro all'anno in ricerca e sviluppo…in concreto ogni singolo grammo di CO2 che noi tagliamo nella nostra flotta europea ci costa quasi 100 milioni di Euro,che moviamo senza sapere se il nostro investimento verrà ripagato…ritengo quindi che sia compito del business e della politica fare di tutto per confermare i target già decisi e rendere le auto elettriche e ibride plug-in un successo in larga scala…prima di fare il terzo passo bisogna fare il primo”,ha concluso Martin Winterkorn,numero uno del gruppo Volkswagen, primo costruttore in Europa.
