“L’Italia deve dimostrare, con dati precisi e completi e una valutazione dettagliata, che la riforma adottata nel 2017, con la Legge 103 sulle modifiche al Codice Penale, riesce a ridurre la durata dei processi e permette di riassorbire l’arretrato”.
Ciò è quanto chiesto dal Consiglio d'Europa in una decisione presa dal Comitato dei Ministri che continuerà a valutare come lo Stato risolve i problemi che hanno portato la Corte di Strasburgo a condannarlo ripetutamente per la violazione del diritto dei cittadini ad un equo processo.
Il Comitato dei Ministri ha inoltre riconosciuto quanto fatto dalle autorità per riparare, soprattutto finanziariamente, al torto fatto ai singoli cittadini a cui la Corte di Strasburgo ha dato ragione e ha chiuso definitivamente 162 fascicoli.
Tratto da:
Ansa Europa.