La Relazione fa il punto sulle pratiche esistenti e individua determinati rischi per l'Ue insiti in questi Programmi, in particolare, per quanto riguarda la sicurezza, il riciclaggio di denaro, l'evasione fiscale e la corruzione. Secondo il Documento questi rischi sono aggravati da una mancanza di trasparenza nella gestione dei programmi e dalla mancanza di cooperazione tra gli Stati membri.
A questo proposito Dimitris Avramopoulos, Commissario europeo per la Migrazione, gli Affari Interni e la Cittadinanza, ha dichiarato:“Il soggiorno legale nel territorio dell'Unione europea e nello Spazio Schengen dà diritti e privilegi che non dovrebbero essere oggetto di abuso...gli Stati membri sono tenuti a rispettare e applicare costantemente e integralmente i meccanismi di controllo obbligatori e i Programmi Nazionali di soggiorno per gli investitori non dovrebbero costituire un eccezione...
...il lavoro fatto insieme, negli ultimi dieci anni per aumentare la sicurezza, rafforzare le nostre frontiere e colmare le lacune in materia di informazione, non dovrebbe essere messo in pericolo...monitoreremo la piena conformità con il diritto dell’Unione europea”.
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Fonte:
Commissione europea – Rappresentanza in Italia.