Rappresentanti del Comitato delle Regioni,della Presidenza Italiana Ue,del Parlamento Europeo e della Commissione europea si sono dati appuntamento a Bruxelles per una giornata di mobilitazione a favore della cultura e creatività,affinché abbia un ruolo più incisivo nella programmazione dei fondi strutturali 2014-2020 e nella revisione della strategia di crescita di Europa 2020.In base ai dati provenienti da Bruxelles il settore vale oggi il 4,4% del Pil dell'Unione,occupa 8,3 milioni di europei e ha mostrato di saper resistere meglio di altri alle difficoltà della crisi.

Lo scopo è adesso quello di fare un salto di qualità,concedendo all'industria culturale e creativa un ruolo determinante nella pianificazione degli investimenti regionali,nazionali ed europei.

”Il Parlamento Europeo e Comitato delle Regioni sono impegnati insieme a fare della cultura,della creatività e dell'innovazione,una priorità trasversale nelle politiche per la crescita,che interviene nella pianificazione degli investimenti a 360 gradi…sia che si tratti di progetti finanziati con fondi diretti,che di fondi strutturali o di risorse nazionali o regionali,il nostro modello di crescita sostenibile dovrà avere tra i suoi pilastri la cultura”,ha dichiarato Silvia Costa,Presidente della Commissione Cultura dell'Europarlamento.

”La Presidenza italiana ha fatto della valorizzazione delle risorse culturali un aspetto chiave del suo mandato…l'Italia ha un'esperienza ricchissima in materia…abbiamo voluto organizzare insieme questa conferenza per mostrare,attraverso le esperienze concrete di tante Regioni europee,quale possa e debba essere il ruolo della cultura e della creatività nel modello di crescita dell'Unione”,ha posto in evidenza il Presidente del Comitato delle Regioni Michel Lebrun.