I Ministri degli Stati membri dell'Unione per il Mediterraneo, compresi l'Unione europea e i 15 Paesi del Mediterraneo meridionale e orientale, il 2 febbraio 2021 si sono incontrati per compiere un importante passo avanti in direzione di un'economia blu sostenibile nel Mediterraneo.
I Ministri hanno adottato una Dichiarazione in cui si impegneranno a collaborare strettamente per affrontare le sfide comuni nei settori economici chiave connessi alla gestione e alla conservazione degli oceani. L'obiettivo è promuovere la ripresa economica della Regione e affrontare le sfide ambientali e climatiche.
A questo proposito il Commissario europeo per l'Ambiente, gli Oceani e la Pesca, Virginijus Sinkevičius, ha dichiarato:"Oggi i Ministri dell'Unione per il Mediterraneo hanno concordato una transizione a un'economia blu realmente sostenibile, nel quadro della nostra strategia di ripresa dopo la pandemia di COVID-19 e di lotta alle gravi conseguenze dei cambiamenti climatici e del degrado ambientale. Si tratta di un passo decisivo per una gestione sostenibile del Mediterraneo — il nostro mare comune — e di un contributo alle ambizioni del Green Deal europeo".
Sei anni dopo la prima Dichiarazione ministeriale dell'Unione per il Mediterraneo sull'Economia Blu, i Ministri hanno concordato il migliore impiego dei cluster marittimi e la pianificazione dello spazio marittimo. Saranno realizzati nuovi progetti e attività comuni per sostenere la transizione a tecnologie a basse emissioni e a un'economia blu circolare che riguarderanno anche le competenze per le attività economiche oceaniche e costiere, la lotta contro i rifiuti marini, le energie marine rinnovabili e il turismo orientato alla natura. La Regione mediterranea, dove si registra un riscaldamento più rapido del 20% rispetto alla media mondiale, è fortemente esposta ai cambiamenti climatici, e le ricadute sull'ambiente marino sono tangibili. La situazione non migliorerà se non saranno adottate ulteriori misure di mitigazione e adattamento per ridurre le emissioni di carbonio e rafforzare la resilienza degli habitat marini e costieri.
Per maggiori informazioni si veda il comunicato stampa.
Fonte:
Commissione europea – Rappresentanza in Italia.
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