Coronavirus:"La Commissione UE propone di rafforzare il coordinamento sui viaggi in sicurezza nell'UE".

Il 25 novembre 2021 la Commissione europea ha proposto di aggiornare le norme sul coordinamento della libera circolazione in sicurezza nell'UE, introdotte in risposta alla pandemia di COVID-19.

A partire dall'estate la copertura vaccinale è notevolmente aumentata e il certificato COVID digitale dell'UE è stato introdotto con successo: a oggi sono stati rilasciati più di 650 milioni di certificati. D'altra parte la situazione epidemiologica nell'UE continua ad evolvere e alcuni Stati membri stanno adottando ulteriori misure di sanità pubblica, tra cui la somministrazione di dosi di richiamo del vaccino.

Tenendo conto di tutti questi fattori, la Commissione propone di privilegiare maggiormente un approccio alle misure sui viaggi ‘basato sulla persona’ e un periodo standard di 9 mesi per l'accettazione dei certificati di vaccinazione dopo il ciclo di vaccinazione primaria. Il periodo di 9 mesi tiene conto degli orientamenti del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) sulla somministrazione di dosi di richiamo dopo 6 mesi e prevede un periodo aggiuntivo di 3 mesi per consentire un adeguamento delle campagne di vaccinazione nazionali e l'accesso dei cittadini alle dosi di richiamo.

L’Esecutivo comunitario propone inoltre di aggiornare la mappa con codice cromatico ‘a semaforo’ dell'UE e di semplificare la procedura di ‘freno di emergenza’. Il 25 novembre la Commissione UE propone altresì di aggiornare le norme sui viaggi verso l'UE.

A questo proposito Didier Reynders, Commissario europeo per la Giustizia, ha dichiarato:"Fin dall'inizio della pandemia, la Commissione è stata pienamente attiva nel trovare soluzioni per garantire la libera circolazione delle persone in sicurezza in maniera coordinata. Alla luce degli ultimi sviluppi e delle evidenze scientifiche, proponiamo ora una nuova raccomandazione del Consiglio. Sulla base del nostro strumento comune, il certificato COVID digitale dell'UE, che è divenuto un vero e proprio punto di riferimento, stiamo passando a un approccio "basato sulla persona".

Il nostro principale obiettivo è evitare misure divergenti all'interno dell'UE, anche per quanto riguarda le dosi di richiamo, che saranno essenziali per combattere il virus. Tra le varie misure, proponiamo oggi che il Consiglio approvi un periodo standard di validità per i certificati di vaccinazione emessi in seguito al ciclo di vaccinazione primaria. Trovare un accordo su questa proposta sarà cruciale per i prossimi mesi e per la protezione della libera circolazione dei cittadini in condizioni di sicurezza".

Fonte:

Commissione europea – Rappresentanza in Italia.

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