"Non escludo nuove sanzioni anche in campo energetico, non sono però imminenti. Cerchiamo di distinguere un principio di fondo: la libertà e la difesa della pace hanno un prezzo. Non è gratis quello che dobbiamo fare. Avrà un costo per la nostra economia e lo sta già avendo. Questo non coincide necessariamente con alcune misure che potrebbero avere un prezzo maggiore, la discussione è aperta non è affatto conclusa.

Dobbiamo sempre ricordarci che siamo entrati in questa nuova situazione con una economia europea che andava molto forte, una ripresa che andava a una velocità mai vista. Questi tassi di crescita saranno senz'altro direzionati da questa crisi in Ucraina. Questo non porta automaticamente a una stagnazione o addirittura a una recessione. Porterà a una riduzione del ritmo della crescita, ma se sapremo rispondere paese per paese e anche uniti credo che potremo sostenere la crescita. E' una sfida, un prezzo c'è ma non ci porta automaticamente a una situazione di recessione.

In linea di principio sulla base della crescita dell'economia Ue la sospensione del Patto di Stabilità era destinata ad esaurirsi alla fine di quest'anno. Certamente se la crisi supera dimensioni molto significative non è escluso che questa sospensione possa durare anche l'anno prossimo. Non so cosa augurarmi sinceramente: tutto possiamo augurarci tranne che la durezza delle condizioni di un ritorno in difficoltà economiche ci imponga una sospensione del Patto di Stabilità. Se questa crisi ci sarà sicuramente saremo costretti a prorogare la sospensione del Patto di Stabilità".

Ciò è quanto dichiarato da Paolo Gentiloni, Commissario Ue all’Economia.

Tratto da:

Ansa Europa.

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