L'Europarlamento ha concesso il suo primo semaforo verde alle norme volte a limitare al 7% la quota di biocarburanti tradizionali provenienti da colture alimentari come mais, colza, olio di palma, rispetto al 10% del target europeo delle rinnovabili nel settore trasporti per il 2020, con 51 voti a favore, 12 contrari e un astensione.
Il fine sarà quello di porre un freno ai biocarburanti tradizionali, senza contemporaneamente acceleratore troppo su quelli di seconda generazione, ovvero prodotti come alghe e rifiuti. Per questi ultimi non saranno previsti target vincolanti, ma solo un obiettivo indicativo dello 0,5%, che gli Stati membri potranno decidere di aumentare.
“Abbiamo fatto del nostro meglio…esiste però il rischio che le nuove tecnologie vengano usate in Usa e America Latina,penso quindi che dovremo ritornare sulla questione nei prossimi anni”,ha dichiarato Nils Torvalds, relatore finlandese del provvedimento, che si è detto preoccupato del fatto che l'Europa possa restare indietro sul fronte dell'innovazione.