Il divieto generale inerente all'aborto terapeutico e l'aborto nei casi di gravidanze conseguenti a stupro e incesto costituiscono di fatto una tortura”. Ciò è quanto deciso ieri dal Parlamento europeo, approvando una Risoluzione comune sottoscritta da Socialisti e Democratici, Liberaldemocratici, Sinistra unitaria, Verdi e EFDD, per ciò che concerne il caso di una bambina paraguaiana di 10 anni rimasta incinta in seguito ad uno stupro e a cui lo Stato del Paraguay sta impedendo il ricorso all'interruzione della gravidanza.
Si è pertanto invitato il Paese a riconoscere i diritti inalienabili delle donne e delle ragazze, l'integrità fisica e l'autonomia decisionale per quanto inoltre concerne il diritto di accedere alla pianificazione familiare volontaria e all'aborto sicuro e legale.