“Con l'accordo sulla Grecia abbiamo evitato il peggio e ciò è avvenuto non perché siamo stati particolarmente saggi, ma perché avevamo paura…su tale punto, come sull' immigrazione, ho constatato una rottura di fatto, che fino a quel momento era virtuale, dei legami di solidarietà in Europa e per questo esco da questa esperienza contento, ma non felice…non felice perchè sono molto preoccupato per il futuro…temo il sentimento che si è diffuso in Europa in seguito a questa umiliazione e che le reazioni provocate da tutto ciò terranno alta la temperatura nel Continente…ho notato in molti Paesi una rabbia antigreca che si spiega con motivi di politica interna e si limita a vedere l'aspetto economico delle cose…
…c'è una storia di disamoramento perché molti Stati erano più concentrati sugli aspetti della propria politica interna che sulla soluzione del problema…di cosa ho avuto più paura in queste settimane?...di una rottura definitiva…mi sono detto che se l'Eurozona si fosse spaccata, a quel punto tutto si sarebbe potuto disintegrare…per ciò che concerne Tsipras dico che è diventato un uomo di Stato quando ha capito che se fosse andato fino in fondo per la Grecia sarebbe stata la fine”. Ciò è quanto dichiarato dal Presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker in un intervista alla Leading European Newspaper Alliance.