“Il Presidente Juncker ha riconosciuto che finora non c'è stata unione sull'immigrazione, ma non tutti i Paesi possono permettersi ciò che sta promettendo la Germania…ad esempio l'Italia non potrà stanziare sei miliardi di Euro, né potrà accogliere mezzo milione di profughi come ha dichiarato la Merkel…non possiamo nemmeno dire ai migranti di imparare l'italiano e trovarsi un lavoro dal momento che la metà dei nostri giovani conosce perfettamente la propria lingua, ma resta disoccupata…il Pil italiano non è quello tedesco…
…la Germania utilizza due pesi e due misure…la svolta della Merkel scaturisce dalle potenzialità di un sistema industriale unico in Europa e che non può essere preso ad esempio per la capacità di assorbire nuovi addetti…ritengo infine che Berlino stia dimostrando di essere ancora succube alla logica ragionieristica che impedisce all'Unione europea di essere davvero coesa”, ha dichiarato l'Eurodeputato Ncd-Ppe Massimiliano Salini, commentando il discorso sullo stato dell'Unione di Juncker.