“Basta con le discriminazione linguistiche ai danni di chi partecipa ai concorsi per entrare nelle Istituzioni europee…non è la prima volta che la Corte condanna questo tipo di azioni, che infrangono le norme vigenti e costituiscono una discriminazione di tipo linguistico, nonostante ciò, in occasioni precedenti, Epso ha mantenuto senza modifiche le sue pratiche discriminatorie…
…mi chiedo quindi che misure intenda adottare il Consiglio affinché Epso rispetti le norme comunitarie e la giurisprudenza della Corte e si ponga fine alle pratiche discriminatorie su basi linguistiche nei procedimenti di selezione del personale Ue e infine se lo stesso abbia valutato il costo politico, in termini di discredito delle Istituzioni e di distacco del progetto europeo, che comporta il proseguimento da parte di Epso di tali pratiche già condannate dalla Corte di Giustizia”, ha chiesto Antonio Tajani - Fi, Primo Vicepresidente del Parlamento europeo che sull'argomento ha presentato una Interrogazione alla Commissione e al Consiglio Ue, sulla base di sentenze della Corte di Giustizia che ha annullato tre concorsi organizzati dalla struttura che si occupa della selezione del personale (Epso) che richiedevano il tedesco, l'inglese e il francese come lingue di comunicazione e imponevano ai partecipanti al concorso la scelta di una di queste tre lingue come seconda lingua.