“Nell’ ultimo Consiglio Esteri c'è stata la conferma della preoccupazione comune per la minaccia terroristica, ma anche la condivisione sul concetto fondamentale che è necessario tenere distinte le due questioni della minaccia terroristica e dei flussi migratori…esistono rischi di infiltrazioni che dovranno essere gestiti dall'intelligence, tenendo in considerazione che da una parte ci sono dei criminali, dall'altra dei disperati che cercano rifugio in Europa…l'Italia è sempre stata favorevole a politiche europee di difesa comune sempre più integrate, ma evocando un azione più forte di un Europa unita contro il terrorismo…
…non penso alla costituzione di un esercito europeo, ma mi accontenterei, intanto, di fare dei passi avanti sul terreno di condivisione delle informazioni che oggi è, forse, il terreno decisivo sul piano del contrasto al terrorismo…
…se esiste una lezione che dobbiamo imparare da quello che è successo venerdì notte è che occorre lavorare sempre di più insieme nello scambio di informazioni…tutti i Paesi coinvolti devono metterle in comune perché il fenomeno dei Foreign Fighters e dei suoi rischi si può combattere solo con una prevenzione che funziona seriamente, non possiamo tutelare e presidiare tutte le nostre Città e tutti gli edifici, soprattutto di fronte a terroristi che colpiscono a caso”, ha posto in evidenza il Ministro Gentiloni.