“Adesso sarà fondamentale non commettere gli stessi errori che ci furono dopo l’11 Settembre, con bombardamenti che suonarono come una vendetta…il terrorismo va combattuto con una forza europea unica, senza passare attraverso le scelte solitarie dei singoli Stati nazionali…serve una coalizione internazionale ampiamente riconosciuta e investita del potere di contrastare l'avanzare del Daesh…dobbiamo trovare un accordo di pace in Siria dal quale Assad non potrà essere escluso, ma dovrà essere ben chiaro che non continuerà a detenere il potere…
…la Siria dovrà essere aiutata con un piano mirato, sostenuto dall'Europa e dall'ONU, alla ricostruzione del Paese e all'accoglienza dei rifugiati…non dobbiamo commettere l'errore d’identificare nei rifugiati il nemico da combattere, poiché gli stessi sono vittime così come lo siamo noi…
…i soggetti che hanno compiuto questi atti di terrorismo sono gli stessi da cui i rifugiati scappano”, ha dichiarato l'Europarlamentare Cécile Kyenge a Bruxelles, in seguito alla decisione presa dai Ministri della Difesa Ue, riuniti nella capitale d'Europa, di concedere l'aiuto militare alla Francia.