“Riteniamo non ci sia contraddizione tra le Direttive per la risoluzione delle banche e quella per la tutela dei depositi…pur rispettando il fatto che spetta alle autorità italiane stabilire l'approccio e i metodi, è chiaro che la Commissione europea sarebbe sempre a favore di soluzioni private, o basate sul mercato, dove possibile e ovviamente questo si riflette nelle regole applicabili…
…se uno Paese membro opta per lo schema di garanzia dei depositi per ricapitalizzare una banca allora è soggetto alle regole europee sugli Aiuti di Stato, di conseguenza se la valutazione portasse a concludere che l'uso di tale schema sia Aiuto di Stato, scatterebbe la risoluzione della Direttiva Brrd, al contrario qualora si trattasse di un puro intervento privato non scatterebbe la risoluzione…
…l'intervento da parte di schemi di garanzia obbligatori, imposti dallo Stato alle banche, già in passato sono stati considerati Aiuti di Stato, mentre se altri Istituti di Credito decidessero da soli di intervenire in un meccanismo pienamente privato, questo esulerebbe dall'ambito del controllo Ue sugli Aiuti di Stato”. Ciò è quanto reso noto dai Commissari Ue Hill e Vestager, con una lettera, al Ministro Padoan, secondo cui l'uso del fondo di garanzia dei depositi rientra nella materia degli Aiuti di Stato e fa scattare la risoluzione.