“Ritengo che il compromesso tra le Istituzioni Ue per le costituzione di un Procuratore europeo sia assolutamente non soddisfacente e al di sotto delle aspettative per l'Italia, che nel Consiglio dei Ministri della Giustizia ha espresso la sua posizione contraria…è stata un’occasione perduta, mentre servirebbe uno scatto in avanti per la creazione di strumenti comuni di repressione e contrasto alle forme di criminalità…mi auguro che ci sia ancora qualche spazio prima della conclusione definitiva del dossier…
…noi abbiamo sempre seguito la linea del ‘meglio qualcosa che niente’, ma quando il ‘qualcosa’ è coincidente con il ‘niente’ questa linea non può più essere conseguita…costruire strumenti che facciano arrivare all'opinione pubblica il messaggio di essere in grado di contrastare questi fenomeni, per poi far scoprire che questo non è vero, rischierebbe di creare frustrazione e ulteriore distacco dall'Unione…
…inoltre, la ripartizione di competenze fra Procura europea ed autorità giudiziarie nazionali potrebbe creare una sovrapposizione, ed una potenziale conflittualità con il risultato di complicare la vita agli Stati anziché avere migliori risultati grazie all'azione europea”, ha posto in evidenza il Ministro Andrea Orlando in seguito al Consiglio dei Ministri della Giustizia, tenutosi i primi giorni di Dicembre 2015.