“Per poter ridurre le differenze cicliche tra gli Stati della zona Euro (accentuate durante la crisi), bisogna far diminuire i debiti elevati, rispettare le regole di bilancio, completare l'Unione bancaria e rafforzare la condivisione dei rischi sia sul fronte banche, che in generale nell'Unione economica…affrontare i debiti elevati in alcuni Paesi della zona Euro sarà fondamentale per ridurre le differenze tra le vulnerabilità dei loro conti pubblici e quindi le differenze nell'esposizione al cambio di ‘appetito’ degli investitori…

…tutto ciò inoltre migliorerebbe l'assorbimento degli shock, ristabilendo lo spazio di bilancio laddove si era perso…per ciò che concerne le banche sarà importante completare l'Unione bancaria con misure che puntino sia a mitigare i rischi finanziari in ogni Stato membro, che a condividere il peso della risoluzione, quando necessario…quest'ultimo aspetto sarà indispensabile per rompere il circolo vizioso tra banche e debiti sovrani, ed evitare il contagio riducendo il rischio di crisi sistemiche future…

…infine, la condivisione dei rischi dovrà andare al di là dell'aspetto dei salvataggi bancari…alcuni shock non possono essere assorbiti solo internamente, di conseguenza affinché tutte le economie siano protette, nella zona Euro, alcuni rischi andranno condivisi, sia attraverso il mercato, che gli strumenti di bilancio”, ha posto in evidenza il Direttore Generale della DG Ecfin della Commissione europea, Marco Buti, nell'introduzione al Rapporto trimestrale sulla Zona Euro.