“Lo stato d'emergenza proclamato in Francia sembra aver avuto degli effetti limitati nel favorire la lotta al terrorismo, ma allo stesso tempo ha fortemente ristretto l'esercizio delle libertà fondamentali e indebolito certe garanzie dello stato di diritto…prolungarlo sarebbe nefasto e rischierebbe di offrire una vittoria ai terroristi…sono stati commessi, dalle forze dell’ordine, degli abusi con degli interventi violenti condotti sulla base di informazioni errate, su persone che non avevano niente a che fare con il terrorismo…
…per le vittime di tali operazioni non ci sono grandi possibilità di avere giustizia ed essere risarcite per i danni materiali subiti…infine, un grande numero delle misure intraprese sono state applicate a persone di confessione mussulmana, o supposte tali, il che ha condotto a rinforzare la loro stigmatizzazione, oltre che la loro marginalizzazione…continuare su questa strada aggraverebbe la polarizzazione della società e indebolirebbe lo stato di diritto”, ha posto in evidenza Nils Muiznieks, Commissario dei Diritti Umani del Consiglio d'Europa, in un editoriale pubblicato da Le Monde.