“Dichiarare che tale misura non avrà alcun impatto negativo sui produttori europei non é condivisibile visto che, ad oggi, non siamo a conoscenza di studi approfonditi su questo aspetto…condivido la necessità di aiutare i vicini, ma con misure diverse, che supportino i produttori tunisini a qualificare le loro produzioni, magari sostenendo investimenti per creare Centri di imbottigliamento e aiutando, nel medio-lungo periodo, investimenti nel settore agroalimentare, come gli stessi operatori tunisini ci chiedono…
…il rischio reale di tale operazione potrebbe essere quello di fornire la possibilità a qualche produttore europeo poco trasparente di modificare nazionalità al prodotto e riesportarlo come olio italiano, spagnolo, greco, etc, quindi, se un azione nata come volontà di supportare un Paese in difficoltà si trasforma in danno per la nostra agricoltura non possiamo sostenerla”, ha posto in evidenza il Coordinatore del gruppo dei Socialisti e Democratici della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo, Paolo De Castro, replicando alle dichiarazioni rilasciate dal portavoce per l'Agricoltura e il Commercio della Commissione Ue sull'incremento del contingente di olio di oliva a dazio zero dalla Tunisia.