“Proporremo l'eliminazione delle clausole di salvaguardia poiché rappresentano un alterazione della sovranità popolare…bisogna apportare modifiche ai meccanismi che correggono il funzionamento della legge di bilancio in Italia con una riforma che ne metta insieme i contenuti con quella di stabilità e questo nella direzione auspicata da Bruxelles…non è certo con qualche Raccomandazione triennale che possiamo uscire dalla crisi e questo detto senza polemica…
…dobbiamo immaginare le prospettive di ripresa non solo intervenendo sull'export, dove comunque l'Italia ha chiuso l'anno con +50 miliardi, ma concentrandoci inoltre sulla domanda interna…ritengo sia sotto gli occhi di tutti l'incapacità di questo modello europeo attuale di rispondere alla complessità del mondo che ci si presenta davanti, va quindi colta questa opportunità di verificare se non si debba apportare qualche correttivo alle regole europee esistenti, incluse quelle vigenti sugli squilibri macroeconomici che hanno comunque permesso la costituzione di surplus nei bilanci pubblici…l'Eurozona cresce non solo meno degli Usa, ma dell'Ue a 28, ed ha i fondamentali economici peggiori…”.
Ciò è un estratto di quanto dichiarato dal Presidente della Commissione Bilancio alla Camera Francesco Boccia, al Parlamento europeo, intervenendo dopo il Commissario Ue agli Affari Economici Pierre Moscovici alla Conferenza interparlamentare sulla Stabilità,il Coordinamento Economico e la Governance nell'Unione europea.