“Ritengo che nonostante i grandi progressi effettuati nello sviluppo della banda ultralarga in Italia e in Europa sarà difficile raggiungere in pieno gli obiettivi dell'Agenda Digitale europea 2020, visto che esiste un gap d’investimenti quantificato in 106 miliardi di Euro da uno studio del Boston Consulting Group e questo dimostra che serve una nuova Regolamentazione Ue certa, che incoraggi ad investire remunerando chi prende rischi…mi viene da pensare a quella adottata per il settore energetico, che potrebbe anche incentivare i mercati finanziari ad investire nelle Tlc…
…tutti i Paesi stanno vivendo lo stesso problema per cui c'è una necessità di costruire reti sempre più veloci e al contempo un bisogno dei capitali di essere remunerati, per questo occorrerà passare da una regolazione pro-abbassamento dei prezzi, ad una pro-aumento degli investimenti, mentre a livello nazionale sarà molto importante stabilire modalità che non si focalizzino solo sulla costruzione delle infrastrutture, ma anche sullo sviluppo della domanda…
…servirà quindi una certezza del quadro regolamentatorio che sia a prova di futuro, in grado di assicurare la flessibilità della tecnologia”, ha dichiarato a Bruxelles il Presidente di Telecom Italia Giuseppe Recchi al Ft Etno summit.
