Il Parlamento europeo, attraversa la sua Plenaria, ha approvato nuove norme comunitarie che semplificheranno le procedure per dimostrare l'autenticità di alcuni documenti pubblici ottenuti in altri Stati membri, come ad esempio il matrimonio e la paternità e i certificati di nascita, garantendone il riconoscimento nel Paese di residenza. Ai documenti, da questo momento in poi, saranno inoltre allegati nuovi moduli Ue multilingue al fine di evitare il ‘problema’ inerente alla traduzione.
Tale decisione segue un Intesa informale tra il Parlamento Ue e il Consiglio europeo.
“Più di 14 milioni di cittadini europei vivono in uno Stato membro diverso dal loro Paese d'origine…per sposarsi, dichiarare la nascita di un bambino, o per certificare la fedina penale pulita, sono costretti a trattare con le procedure burocratiche del caso…con il voto di oggi si è fatto un primo passo in avanti nella riduzione di questi ostacoli, abolendo il costoso e oneroso requisito dell'apostille e introducendo i moduli standard multilingue…tale nuova realtà metterà la parola fine alle formalità amministrative, come ad esempio la legalizzazione, o la certificazione apostille, necessarie per il riconoscimento in un altro Stato europeo dei documenti pubblici, quali ad esempio quelli che attestino lo stato civile, la paternità, la nazionalità e l'assenza di precedenti penali”, ha posto in evidenza Mady Delvaux, Relatrice del Documento.
Il Regolamento sarà presto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea, ed entrerà gradualmente in vigore per essere applicato interamente nel 2019.
Tratto da:
Ansa Europa
