“Servono regole più semplici per l'Eurozona e più adatte alle condizioni economiche reali…c'è un dibattito in corso sul metodo di calcolo dell'Output Gap e forse lo cambieremo…qualcosa che non riesci a comunicare significa che ha dei problemi e anche per tale motivo è il momento di dare priorità alla seconda generazione di riforme strutturali focalizzate sul capitale umano e sulla produttività…bisogna combinare le politiche strutturali con quelle monetarie e fiscali, in un approccio integrato e pro-crescita…
…il contesto è differente dal passato, la crisi greca si sta risolvendo, la crescita è tornata, seppur lenta, dunque siamo in una fase di transizione…l'eredità della crisi sono però ancora forti e vanno dal populismo, alla crisi dei rifugiati, dai timori per la Brexit, al terrorismo e la mancanza di fiducia, per questo ci serve un Unione europea popolare...per andare avanti dobbiamo approfondire l'Unione Monetaria, ci serve un Ministro del Tesoro Ue, una capacità di bilancio dell'Eurozona e una migliore rappresentazione con un Ministro delle Finanze europeo”, ha posto in evidenza il Commissario europeo agli Affari Economici, Pierre Moscovici, parlando al ‘Brussels Economic Forum’.