Sono stati 22 gli Stati membri dell'Unione europea,Italia non é presente in quanto Presidente Ue,che hanno affermato in una dichiarazione comune di essere contrari alla proposta della Commissione europea di ridurre di 448 milioni di Euro i F.b.a 2015.

Sono stati 22 i Paesi membri dell'Unione europea,Italia non presente in quanto Presidente Ue,che hanno affermato in una dichiarazione comune di essere contrari alla proposta della Commissione europea di ridurre di 448 milioni di Euro i Fondi del Bilancio Agricolo del 2015,chiedendo che tali stanziamenti siano utilizzati per finanziare le misure di crisi relative all'embargo russo.

La dichiarazione è stata allegata alla lettera contro i tagli al bilancio della Pac 2015,che il Ministro per le Politiche Agricole e Alimentari Maurizio Martina,in quanto Presidente del Consiglio Agricoltura dell'Unione europea,ha scritto al collega Pier Carlo Padoan,Presidente del Consiglio dei Ministri dell'Economia e delle Finanze Ue.La dichiarazione sull'impatto economico del divieto russo rispetto ai prodotti agricoli e agroalimentari europei,é stata sottoscritta dai Ministri dell'Agricoltura di Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Estonia, Finlandia, Francia, Grecia, Ungheria, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Polonia, Portogallo, Romania,Slovacchia,Slovenia e Spagna.Delle fonti europee hanno evidenziato che alcuni Stati membri non firmatari ne hanno condiviso comunque il contenuto.

”Nonostante le misure adottate nel corso degli ultimi mesi le condizioni economiche di alcuni prodotti del settore ortofrutticolo sono ancora in affanno…gli scambi zootecnici - in particolare di prodotti lattiero caseari, la carne di manzo e di maiale - sono notevolmente interrotti,con prezzi che registrano una chiara tendenza al ribasso…le difficoltà economiche che tale situazione sta causando possono mettere a rischio un numero significativo di allevamenti già vulnerabili…proprio a causa di tutti ciò i Ministri chiedono alla Commissione europea di controllare con cura la situazione del mercato e di riferire regolarmente al Consiglio sull'evoluzione della medesima nei diversi settori…l'esecutivo europeo dovrà essere,se necessario,in grado di adottare rapidamente ulteriori misure per prevenire un approfondimento della crisi…tutto ciò richiederà una chiara identificazione della provenienza delle risorse di bilancio dedicate a questo tipo d'azione e per questo i necessari stanziamenti dovranno essere previsti nel budget 2015”,si legge nella dichiarazione dei 22 Ministri.Secondo gli stessi,insomma,Bruxelles dovrà rispettare gli accordi e far ricadere nel bilancio dell'Unione europea per il 2015 i costi delle misure a sostegno del settore già concordate per l'ortofrutta e per i prodotti lattiero caseari.

La riserva 2015 per le crisi nel settore agricolo non dovrà quindi essere utilizzata per il finanziamento di tali misure.

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