La Presidenza italiana dell'Unione europea è determinata a portare avanti il progetto di abolizione del roaming,rilanciando quindi la palla ai Ministri che nel Consiglio Telecomunicazioni del 27 Novembre dovranno chiarire perché alcuni di loro si oppongono al piano che i cittadini europei aspettano da tempo e che il Parlamento Ue ha già votato.
La riunione dei Rappresentanti Permanenti dell'Ue – Coreper - che sta preparando il Consiglio,ha deciso di mettere sul tavolo dei 28 Ministri,la prossima settimana,un documento inerente a tale situazione.E' un modo per non lasciare il dossier arenato al livello dei tecnici del Coreperm,portandolo invece alla visione politica dei Ministri.Ciò significa che gli Stati che si opporranno,soprattutto i piccoli perché Francia, Germania e Gran Bretagna appoggiano la volontà italiana di proseguire,dovranno esporsi e chiarire perché sono contrari.
Per la Presidenza italiana quello del roaming è un dossier prioritario e per questo rimarrà sul tavolo anche la proposta di compromesso sulla data della fine delle tariffe per chi chiama dall'estero:”15 Dicembre 2016…un anno dopo la data chiesta dal Parlamento europeo,per andare incontro ai dubbi dei contrari.