E' stato un sì politico unanime quello espresso venerdì dai Paesi membri dell'Unione europea sulla nuova normativa destinata a ridurre di circa tre quarti,da qui al 2025,l'uso dei sacchetti di plastica.

E' stato un sì politico unanime quello espresso venerdì dai Paesi membri dell'Unione europea sulla nuova normativa destinata a ridurre di circa tre quarti,da qui al 2025,l'uso dei sacchetti di plastica.Il Comitato dei Rappresentanti permanenti dei 28 Stati membri ha infatti approvato all'unanimità l'accordo predisposto dalla Presidenza di turno italiana,un'intesa che era stata annunciata già lo scorso mercoledì dal Ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti e che rappresenterà una svolta storica nella battaglia contro questa fonte di inquinamento dell'ambiente.

Il compromesso,raggiunto in seguito al negoziato tra le Istituzioni europee,prevederà due opzioni rivolte al raggiungimento dell'obiettivo di limitare l'uso delle buste.Gli Stati potranno scegliere se imporre un prezzo ai sacchetti usa e getta di spessore inferiore a 0,05 millimetri entro la fine del 2017,oppure semplicemente impegnarsi a raggiungere il target di riduzione,ovvero un consumo di 90 sacchetti pro capite entro il 2019 - contro i 198 attuali - e di 40 pro capite entro il 2025.”Sono molto soddisfatto di quanto accaduto…la normativa si avvicina a quella italiana”,ha evidenziato il Presidente della Commissione Ambiente del Parlamento europeo,Giovanni La Via,secondo cui grazie alla sinergia con il Ministro Galletti e con la Presidenza italiana è stato raggiunto l'obiettivo di favorire l'utilizzo dei sacchetti più pesanti,quindi più resistenti e riutilizzabili.

Medesimo il pensiero di Monica Frassoni,Copresidente del Partito Verde europeo e di Francesco Ferrante,esponente di Green Italia:”Questa intesa è un importante riconoscimento per l'Italia,che è già in linea con la nuova legislazione e che potrà,a partire da oggi,contare sul sostegno di Bruxelles per la lotta alle buste”.L'accordo però non ha raccolto un plauso unanime tra le Istituzioni europee.Il Comitato delle Regioni ha parlato chiaramente di un intesa che avrebbe dovuto essere più ambiziosa e vietare completamente l'uso delle buste entro il 2020.”I governi europei avrebbero dovuto liberare l'Europa dai sacchetti di plastica una volta per tutte”,ha dichiarato il Consigliere regionale britannico Linda Gillham.Tale accordo ha infine sollevato le perplessità della Commissione europea,il cui primo Vicepresidente, Frans Timmermans,ha posto l'accento sulle probabili difficoltà nella fase di attuazione della legislazione.”Qualora ci fossero problemi sarà colpa degli Stati membri e in caso di violazione l'esecutivo europeo tirerà dritto,attivando le dovute procedure d'infrazione”.

Adesso toccherà alla Commissione Ambiente del Parlamento europeo mettere un altro sigillo sull'accordo con il voto previsto in questa settimana.Il via libera del Consiglio Ue dovrebbe arrivare il 17 Dicembre,mentre contemporaneamente proseguirà l'iter parlamentare fino all'approvazione della plenaria di Strasburgo.Il tutto dovrebbe concludersi nella primavera del 2015.

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