Le misure prese dal Governo Australiano nei confronti delle piattaforme digitali che impongono a quest’ultime l’obbligo di pagare gli editori per la condivisione di notizie pubblicate, hanno fatto notizia in Italia.
Alcuni giornali hanno affermato che l’Europa dovrebbe «cominciare ad occuparsi» della relazione tra editori e piattaforme e della difesa del ruolo della stampa rispetto al potere di attori globali come Facebook e Google. Ci teniamo a ricordare che L’Unione europea ha recentemente adottato una riforma della legislazione in materia di diritto d’autore che garantisce, per la prima volta nel mondo, uno specifico diritto di proprietà (cosidetto “diritto connesso” al diritto autore) agli editori di giornali sulle loro pubblicazioni. La nuova Direttiva dovrà essere recepita nelle legislazioni dei ventisette Stati Membri, tra cui l’Italia, entro Giugno di quest’anno.
In Francia, dove questa norma è già stata recepita, gli editori di stampa sono riusciti ad concludere, qualche settimana fa, un accordo storico con Google per la remunerazione del loro contenuto online. Siamo fiduciosi che accordi analoghi si concretizzeranno in altri Paesi europei nei prossimi mesi quando altre legislazioni di recepimento saranno adottate. Tutto questo dimostra che, contrariamente a quanto abbiamo potuto leggere, l’Europa, lungi da essere in ritardo rispetto al resto del mondo, è stata chiaramente il precursore a livello mondiale ed il modello per la iniziativa simile recentemente proposte in Australia.
Fonte:
Commissione europea – Rappresentanza in Italia.
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