“L’attuale Direttiva mira a contribuire alla stabilità finanziaria e ad evitare azioni di salvataggio pubbliche, utilizzando il denaro dei contribuenti, come accaduto nei primi anni della crisi, ma per raggiungere questi obiettivi è fondamentale assicurare un applicazione uniforme della normativa, affinché non ci siano discrepanze tra i Paesi membri che andrebbero a danno di consumatori ed enti…
…in virtù di tutto ciò mi chiedo quali iniziative l’esecutivo europeo intenda intraprendere per evitare discrepanze nell'applicazione?...come intenda illustrare ai consumatori i contenuti e gli effetti della nuova normativa?...e in che modo si vuole tutelare, soprattutto nella fase iniziale di applicazione della Direttiva, quei risparmiatori che in alcuni Stati come l'Italia detengono una parte importante del capitale di enti creditizi?”, ha posto in evidenza il Vicepresidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, che ha presentato un Interrogazione alla Commissione europea in seguito all'introduzione, il 1° Gennaio 2016, della Direttiva sul “Bail-in”, che sposta sui privati il peso dei salvataggi bancari.