“Il recente Accordo raggiunto tra Europa e Usa sulle nuove regole per tutelare la privacy dei cittadini europei, i cui dati vengono trasferiti negli Stati Uniti, rappresenta un segnale molto positivo, ma che finora è solo un impegno verbale e di cui dobbiamo ancora ricevere il Testo e analizzare il contenuto, in particolare l'aspetto della legalità vincolante degli impegni presi…
…fino ad allora potrà continuare ad avvenire il trasferimento dei dati dall'Unione europea agli Usa in base alle attuali clausole contrattuali in vigore…ad oggi, dunque, non sappiamo cosa copra esattamente l'Intesa e vogliamo valutare se questo ‘Privacy Shield’ risponda alle più ampie preoccupazioni emerse dalla sentenza sul caso Schrems da parte della Corte di Giustizia europea”, ha posto in evidenza Isabelle Falque-Pierroti, in rappresentanza dei Garanti della Privacy del 28 Paesi europei.