La Commissione europea chiede più trasparenza nelle controversie investitore-Stato.

La Commissione europea ieri ha proposto di applicare le norme ONU in materia di trasparenza per la composizione delle controversie investitore-Stato (ISDS),anche agli attuali Trattati sugli Investimenti di Europa e Stati membri.

Queste norme rappresentano una svolta importante perché consentono al pubblico di accedere ai documenti presentati nelle controversie investitore-Stato e di assistere alle audizioni.Le parti interessate potranno inoltre presentare osservazioni nel corso del procedimento.

Attualmente tali regole si applicheranno solo ai nuovi trattati di investimento.La Commissione europea le ha integrate in tutti i negoziati ISDS conclusi e in corso.Le proposte di oggi,una volta adottate dal Consiglio,consentiranno all’Ue e ai suoi Stati membri di aderire alla nuova convenzione delle Nazioni Unite in materia di trasparenza.Ciò renderà giuridicamente e tecnicamente possibile estendere le norme ai Trattati esistenti.Sono 3.000 i Trattati di questo tipo in vigore a livello mondiale,circa la metà dei quali riguarda Stati membri dell’Ue.

"L’Unione europea e gli Stati membri dovrebbero aderire alla convenzione senza esitare...queste nuove disposizioni rappresentano un utile e una necessaria riforma del sistema di risoluzione delle controversie tra investitore e Stato in tutto il mondo e rendono i vecchi accordi più trasparenti",ha evidenziato Cecilia Malmström,Commissaria per il Commercio.

L’Ue ha svolto un ruolo essenziale nell’elaborazione sia delle regole,che della Convenzione ONU in materia di trasparenza.La Convenzione stessa consentirà ai Paesi e alle Organizzazioni regionali di integrazione economica,come l’Unione europea,di esprimere la volontà di applicare le norme di trasparenza delle Nazioni Unite alle cause intentate nell’ambito degli attuali Trattati sugli investimenti.Nella pratica le norme sulla trasparenza potrebbero essere applicate a più di 1.400 Trattati di investimento conclusi dagli Stati membri dell’Ue e alla Carta dell’Energia,di cui l’Ue è parte contraente dal 1998.

Più sono i Paesi e le Organizzazioni che aderiscono alla Convenzione delle Nazioni Unite,tanto più le regole saranno applicabili agli oltre 3.000 Accordi sugli investimenti attualmente in vigore in tutto il mondo.Ciò significherà che la Convenzione agevolerà e potenzierà la trasparenza degli arbitrati tra investitori e Stato,molto più di quanto si otterrebbe con singole rinegoziazioni dei Trattati già in vigore.

Spetterà adesso al Consiglio approvare le proposte della Commissione.La Convenzione dell’ONU sarà aperta alla firma a decorrere dal 17 Marzo 2015 a Port Louis (Mauritius) e successivamente presso la sede delle Nazioni Unite a New York.

Per maggiori informazioni consultare:"La scheda".

Fonte:Commissione europea - Rappresentanza in Italia.

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