La Commissione europea apre ad acquisti e stoccaggi comuni di gas e si propone per coordinare le operazioni di riempimento dei depositi, ad esempio tramite appalti congiunti, raccolta di ordini e forniture corrispondenti.
Ciò è quanto emerge dalla Comunicazione RePower EU. Nel documento la Commissione UE suggerisce di creare ‘una piattaforma europea congiunta per la contrattualizzazione della fornitura di gas basata su negoziati bilaterali con i principali produttori’.
“Si tratta di un piano per ri-potenziare l'Unione europea, sganciandola dalla dipendenza dalle forniture di gas russo ‘ben prima del 2030’. Include la diversificazione delle forniture di gas, con maggiori importazioni di GNL e gasdotti da fornitori non russi, aumento dei volumi di produzione e importazioni di biometano e idrogeno rinnovabile, misure per l'efficienza energetica e l'interconnessione superando le strozzature nelle reti europee, come quella storica che ‘isola’ la Penisola iberica dal resto dell'Ue.
Gli Stati membri dovrebbero triplicare il livello di riempimento degli stoccaggi di gas entro il prossimo inverno. La Commissione europea presenterà una proposta legislativa che richiede che gli Stati membri Ue riempiano gli stoccaggi di gas ‘almeno al 90%’ entro il 1 ottobre di ogni anno. Oggi la media è del 25-30%. La proposta arriverà in aprile, ma gli Stati sono invitati ad ‘agire subito anche se il processo legislativo è in corso’”.
Ciò è un estratto di quanto proposto dall'Esecutivo comunitario nella comunicazione RePower EU.
Tratto da:
Ansa Europa.
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