L'Esecutivo comunitario propone una revisione globale delle norme dell'Unione europea in materia di sicurezza stradale e immatricolazione dei veicoli. L'aggiornamento riguarda tre direttive dell'UE applicabili ai controlli tecnici sui veicoli, all'immatricolazione dei veicoli e ai controlli su strada dei veicoli commerciali.
Le attuali norme dell'UE in materia di sicurezza stradale e immatricolazione dei veicoli sono obsolete e non più adeguate a tenere il passo con i rapidi progressi nella tecnologia dei veicoli, con la crescente preoccupazione per l'inquinamento e con i persistenti problemi di sicurezza stradale.
Le nuove norme daranno priorità alla sicurezza stradale e alla qualità dell'aria, con particolare attenzione all'adattamento alle tecnologie emergenti quali i veicoli elettrici e i sistemi avanzati di assistenza alla guida.
Introdurranno infatti controlli tecnici periodici per i veicoli elettrici, nuovi test per i sistemi di sicurezza elettronica e metodi avanzati di controllo delle emissioni per individuare i veicoli ad alte emissioni. La Commissione UE propone inoltre di introdurre controlli tecnici annuali per le autovetture e i furgoni di età pari o superiore a dieci anni, responsabili di una quota sproporzionata di emissioni nocive.
I cittadini saranno poi meglio protetti contro la manomissione fraudolenta del contachilometri. Inoltre vi saranno condizioni agevolate riguardo ai controlli tecnici periodici per chi risiede temporaneamente in un altro paese dell'Unione.
Infine, l'Esecutivo europeo propone di introdurre la carta di circolazione digitale come nuovo standard e di semplificare la condivisione transfrontaliera dei dati migliorando lo scambio elettronico di dati di immatricolazione dei veicoli tra gli Stati membri. Ciò faciliterà il riconoscimento e la verifica dei certificati a livello transfrontaliero.
Si prevede che tali cambiamenti avranno un impatto significativo sulla sicurezza stradale, prevenendo circa casi di 65.000 feriti gravi e salvando circa 7.000 vite nei prossimi 25 anni.
Le proposte saranno ora esaminate dal Parlamento europeo e dal Consiglio.
Maggiori informazioni su questa iniziativa sono disponibili in un comunicato stampa e nelle domande e risposte online.
Fonte:
Commissione europea - Rappresentanza in Italia.
Foto:
pixabay
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