“L'Italia ha chiesto varie flessibilità, per gli investimenti, per le riforme strutturali e per i migranti…chiaramente dipenderà dalla Commissione europea, ma l'unica cosa che posso dire è non spingiamo…nel corso del mese di Ottobre 2015 il Paese ha richiesto un ulteriore 0,1% di clausola per le riforme - uno 0,3% le era stato già concesso la scorsa primavera - 0,3% di quella investimenti e 0,2% per le spese per i migranti…
…le richieste sono state incorporate alla Legge di Stabilità che è stata giudicata a rischio di non conformità con i requisiti del Patto, dal momento che l'aggiustamento strutturale chiesto non è stato rispettato, proprio per rendere possibile gli interventi di riforma e di investimento pianificati”, ha posto in evidenza il Presidente dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem.